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I 5 punti del PNRR per il settore turistico: bonus hotel, digitalizzazione e molto altro
Opportunità per il settore turistico
Una bella opportunità per il
settore del turismo
quella di avere agevolazioni per potenziare uno di quegli aspetti che ormai è un must to have per le strutture ricettive: una infrastruttura performante per la comunicazione dati in grado di supportare i tanti servizi che oggi corrono online, sia a servizio dello staff che dei clienti. Diventa essenziale trovare una soluzione che permetta di migliorare l’
user experience e di monetizzare l’investimento dell’infrastruttura.
I punti fondamentali del nuovo decreto
Il decreto Recovery prevede 5 misure per il settore turistico, per un valore complessivo di 1.636 milioni di euro. Il dl 152-2021 contiene bonus, garanzie per i finanziamenti, contributi per le imprese del settore, un credito d’imposta per la digitalizzazione dei tour operator e un Fondo della BEI per il turismo sostenibile.
Bonus hotel: Tax credit e contributo a fondo perduto
Il primo articolo del decreto Recovery stanzia 500 milioni di euro per il cosiddetto superbonus alberghi, che non sono cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi, sono erogati fino a esaurimento delle risorse stanziate con il seguente massimale:
- 100 milioni di euro per il 2022
- 180 milioni per il 2023
- 180 milioni per il 2024
- 40 milioni per il 2025
Soggetti beneficiari
- le imprese alberghiere;
- le strutture che svolgono attività agrituristica;
- le attività ricettive all’aria aperta;
- le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale (compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e parchi tematici).
Modalità
I soggetti interessati dovranno presentare domanda in via telematica. Le modalità di accesso alla piattaforma online saranno definite dal Ministero del Turismo entro febbraio 2022
. Dall’apertura della piattaforma online, le imprese interessate avranno
30 giorni di tempo per presentare istanza.
Gli incentivi saranno attribuiti secondo l’ordine cronologico delle domande e previa verifica del rispetto dei requisiti oggettivi e soggettivi. Entro 60 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande, il Ministero pubblicherà l’elenco dei beneficiari
Forme di incentivo
I beneficiari del “Pacchetto Turismo” potranno accedere a due forme di incentivo. Il primo è un credito d’imposta riconosciuto fino all’80% delle spese ammissibili sostenute per
- interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza
- progetti di digitalizzazione delle imprese
Il secondo strumento finanziario è un contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute per i medesimi interventi previsti per la concessione del suddetto credito d’imposta. E’ un’agevolazione fiscale che non prevede nessun tipo di rimborso da parte del beneficiario. L’ente che lo procura, in questo caso il Ministero del Turismo, eroga il contributo senza chiedere nulla in cambio, salvo il rispetto di determinate condizioni per ricevere l’agevolazione in primis. Questo aiuto economico viene offerto alle piccole e medie imprese in modo che possano acquistare beni o servizi utili alla crescita e allo sviluppo, come nuove tecnologie o innovativi sistemi di digitalizzazione. L’importo massimo concesso è pari a 40.000 euro, ma il contributo può raggiungere cifre maggiori nei seguenti casi:
- se il 15% dell’investimento viene utilizzato per interventi di digitalizzazione e innovazione tecnologica delle strutture, è prevista una maggiorazione fino a 30.000 euro;
- per le imprese femminili e/o giovanili (tra i 18 e i 35 anni) è prevista una maggiorazione fino a 20.000 euro;
- per le imprese che hanno sede operativa in una delle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), è prevista una maggiorazione fino a 10.000 euro.
Scadenze
Entrambi i finanziamenti verranno concessi per interventi realizzati dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024 , ma anche per opere avviate dopo il 1° febbraio 2021 e non ancora concluse (a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dal 7 novembre).
Le garanzie per i finanziamenti
Il secondo strumento per il settore turistico previsto dal decreto Recovery, per un importo di 358 milioni di euro, riguarda un Fondo di garanzia varato per sostenere il tessuto imprenditoriale e sviluppare nuove professionalità. La garanzia è concessa a titolo gratuito con un importo massimo molto elevato, di 5 milioni per azienda.
Fondo rotativo imprese per gli investimenti di sviluppo nel turismo a sostegno degli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale nel settore turistico, il decreto PNRR disciplina anche l’intervento 4.2.5 della M1C3 del Piano. In questo caso a venire incentivati sono gli interventi di importo non inferiore a 500mila euro e non superiore a 10 milioni di euro, realizzati entro il 31 dicembre 2025. Prevedendo da un lato concede contributi diretti tramite il fondo per gli investimenti nel settore turistico, dall’altro la concessione di finanziamenti agevolati fino a 15 anni.
Il bonus digitalizzazione per agenzie di viaggio e tour operator
La quarta misura del PNRR per il turismo finita nel decreto Recovery riguarda invece un bonus fiscale per una tipologia ben specifica di imprese turistiche: quelle con i codici Ateco 79.1, 79.11, 79.12.
Con una dotazione di 98 milioni di euro, si tratta di un nuovo credito d’imposta, nella misura del 50%, in relazione alle spese per sviluppo digitale sostenute dalle agenzie di viaggio e dai tour operator, fino all’importo massimo complessivo di 25mila euro tramite modello F24. Nello specifico il bonus spetta per voci di spese come: impianti wi-fi, siti web ottimizzati per il servizio di navigazione su rete mobile, spazi e pubblicità.
Fondo dei fondi BEI per il turismo
Infine il decreto crea un Fondo dei Fondi denominato “Fondo ripresa resilienza Italia” del quale lo Stato italiano è contributore unico e la cui gestione è affidata alla Banca europea per gli investimenti (BEI), con una dotazione pari a 772 milioni di euro. Al suo interno viene infatti costituita una sezione denominata «Fondo per il Turismo Sostenibile» con una dotazione di 500 milioni di euro, con una riserva del 50%, dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica per quanto attiene alle linee progettuali riferite al settore turistico.
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